Zona arancione e zona rossa ecco chi rischia e quando: domani la decisione del Governo

Zona arancione Covid

La maggior parte delle Regioni italiane rischia di entrare in zona arancione, con tutte le limitazioni conseguenti.

La riunione del Governo di domani deciderĂ  sulle nuove limitazioni e anche sul proseguo dell’attuale Dpcm in scadenza il 5 Marzo. Aumenteranno anche i Comuni in zona rossa: Chiuse le scuole e i negozi — ad eccezione di alimentari, farmacie, edicole e tabaccai — e consentito ai cittadini di uscire solo per motivi di necessitĂ  e urgenza. Tutto ciĂ² per evitare il lockdown nazionale, giĂ  intravisto da alcuni. Il premier Mario Draghi, i ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari Regionali Mariastella Gelmini esamineranno la situazione, valutando come modificare i fattori di calcolo del RT. Rt che deve essere inferiore ad 1 per avere meno limitazioni possibili. L’obiettivo è prevenire la terza ondata del virus e arginare le varianti in diffusione. Probabilmente i Comuni limitrofi ai focolai verranno chiusi.

 

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Le regioni ad altissimo rischio per zona arancione

Lazio, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Piemonte sicuramente saranno arancioni, mentre Basilicata, Liguria, Molise, Umbria e Provincia di Trento.L’Abruzzo potrebbe invece finire nuovamente in fascia rossa, mentre la Lombardia resta in bilico tra giallo e arancione. Val d’Aosta forse in zona bianca, la prima in Italia. Con il passaggio in questa fascia decadrebbero divieti e chiusure imposte dal DPCM. Provvedimenti locali sono giĂ  stati presi a macchia di leopardo. In Lombardia Bollate, Castrezzato, Mede e ViggiĂ¹ sono in zona rossa locale.
I dati di ieri 17 febbraio riportano il tasso di positività al 17 febbraio in Italia è del 4,1%, con 12.074 nuovi casi e 369 vittime. In questi giorni è stata individuata una nuova variante finora sconosciuta in Italia, la B.1.525.

Il Comitato Tecnico  sta premendo affinchĂ© le restrizioni anti-covid diventino piĂ¹ severe. Nel frattempo continua ad essere monitorata costantemente la percentuale di letti occupati in terapia intensiva.

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